Come è nato il libro. La versione di Sàscia

Su come sia nato il libro “Mirella e i suoi uomini” ognuno ha il suo punto di vista. Inizio a raccontare io la mia versione, sia perché alla fine sono. Io che la storia l’ho scritta, sia perché è quella che è ufficialmente rappresentata anche nell’introduzione del libro. Non pretendo sia la versione dei fatti definitiva e unica, ma credetemi che si avvicina molto alla realtà delle cose. Poi ognuno è libero di pensarla come vuole.

Ecco il testo

INTRO di Mirella e i suoi uomini

Quella che segue è una storia che ho deciso di raccontare perché i suoi protagonisti principali mi hanno chiesto di farlo. Niente di esplicito, a dire il vero, tanto che questo libro potrebbe addirittura sembrare un’idea mia, ma la loro richiesta tacita e ricorrente in tante chiacchiere era trasparente e per certi versi ineludibile: “tiraci fuori dall’angolo!”.

Non so perché ne abbiano sentito la necessità e neanche gliel’ho chiesto. Una risposta univoca e buona per tutti sarebbe stata, del resto, improbabile.

Immagino abbia a che fare un po’ con il sentirsi diversi e un po’ con l’esibizionismo che loro, al contrario di molti – e almeno per quanto mi risulta- , non sfogano in nessun modo, tanto che siamo in pochi a conoscere il loro stile di vita. Magari c’entra anche, o soprattutto, la necessità di attribuire un nome alle cose di oggi per ritrovarle domani, di dare un corso al  fluire dei sentimenti, di delegare ad altri la resa dei conti con sé stessi, che in sostanza sono i compiti ultimi di tanta narrativa.

Forse è così, ma di preciso non so. So che ho accettato di fare da complice è innanzitutto perché li conosco uno per uno, insieme e separatamente, e mi fido di loro, oltre che ammirarli in maniera tanto riservata che lo scopriranno solo ora, leggendo questa intro. E poi perché la loro storia, alla quale non ho aggiunto nulla di mio, è  attualissima eppure misconosciuta e in ultima analisi molto più comune di quanto si pensi, sebbene destinata ad essere relegata, come altre simili, a nicchie o, se va bene, alla sola Gen-Z. 

Non meritano questo destino né Mirella né i suoi uomini, che anzi possono aiutare altri a comprendere le proprie passioni senza moralismi e morsi della coscienza, dando un po’ di voce a quanti che come loro vivono amori allo stesso tempo fluidi e solidi, puri e indecenti, passionali e calcolati.

Se la missione è compiuta giudicherete voi.

Fateci  sapere cosa ne pensate in ogni caso a questi indirizzi  mirella@mirellaillibro.com e sasciasangiorgio@mirellaillibro.com e su questo blog

www.mirellaillibro.it.

Naples (Fl.), 31 marzo 2024 

          Sàscia Sangiorgio 

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